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- By Filippo Radice
Come sappiamo, la maggior parte dei veicoli elettrici sono alimentati con le batterie al litio. Questo tipo di batterie le troviamo ovunque nella vita di tutti i giorni: telefoni, computer e quasi tutta l’apparecchiatura elettronica che utilizziamo.
Lo sviluppo della mobilità elettrica però sta creando vari problemi con la materia prima, che non è infinita. Queste problematiche si possono ovviare con il riciclo delle batterie, estraendo quindi i vari materiali da quelle non più utilizzabili oppure riutilizzandole in altri modi, ad esempio come sistemi di accumulo per i pannelli solari.
Un anno fa però si è fatta una scoperta che potrebbe aiutare la crescita del mercato dei veicoli elettrici. In Germania infatti è stato individuato un giacimento di litio sotto il fiume Reno, a chilometri di profondità. Questo giacimento è uno dei più grandi al mondo e potrebbe permettere di produrre 400.000.000 (milioni) di batterie per i veicoli elettrici.
Vulcan Energy Resources, società che si muove per la decarbonizzazione che opera in Australia e in Germania e che si è già proposta per estrarre il litio, ha dichiarato di poter estrarre 15 mila tonnellate di idrossido di litio all’anno entro il 2024 in due diversi siti. Dal 2025 si passerà a 40 mila tonnellate in 3 luoghi.
Questa potrebbe segnare una svolta anche per l’economia europea, dal momento in cui avrebbe la propria autonomia nell’utilizzo del litio e non dovrebbe dipendere dalle miniere sparse per il mondo, prevalentemente in Cina, Australia e Cile.
Non mancano però i problemi derivati dalle comunità locali: infatti ci sono già stati episodi che hanno rovinato alcuni edifici a causa dell’attività di una centrale geotermica vicina. Nascono così dei metodi innovativi per riuscire a estrarre il litio con un procedimento minimamente invasivo per l’ambiente.